Cammino sul sentiero
innevato,
solo di rado oso
alzare lo sguardo
e sfidare il riverbero
della luce.
Scricchiolio,
fragranze di pini,
spazi immensi fatti di silenzio,
e resi profondi
dal gracchiare dei corvi.
Lo zampettare casuale
del mio fido amico
mentre stranito da me stesso
ascolto.
Solo altre volte,
in altri sentieri,
i piedi che sciabordano
nella risacca,
in controluce.
Solo altre volte,
sono riuscito a perdermi.
27/12/08
12/03/08
17/02/08
La macchia mediterranea
I rami dei pini
ritagliano senza pietà
l'azzurro del cielo.
Il frinire monotono
delle cicale,
il sole a picco,
i sassi bianchi.
L'aria è asciutta,
e l'ombra si mescola
alla polvere.
Seduto su un grosso ramo
guardo l'orizzonte,
schivando
il luccichìo lontano delle onde.
Una pace antica,
domande millenarie si affacciano,
invitanti sirene.
Con un rametto
traccio sulla sabbia
delle righe oscure,
come Pitagora sorrido,
quando l'enigma si scioglie.
ritagliano senza pietà
l'azzurro del cielo.
Il frinire monotono
delle cicale,
il sole a picco,
i sassi bianchi.
L'aria è asciutta,
e l'ombra si mescola
alla polvere.
Seduto su un grosso ramo
guardo l'orizzonte,
schivando
il luccichìo lontano delle onde.
Una pace antica,
domande millenarie si affacciano,
invitanti sirene.
Con un rametto
traccio sulla sabbia
delle righe oscure,
come Pitagora sorrido,
quando l'enigma si scioglie.
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