Ho preso un pugno di sabbia,
i granelli scivolavano
soffici.
Ho guardato i tuoi capelli
fra le dita del vento,
geloso.
Gli occhi setacciano
la mia anima
e nulla rimane.
28/08/07
12/05/07
Testardo
Potrai correre
all'infinito
ma ti fermerai
e voltandoti
io sarò là,
ad aspettarti.
Potrai sognare
ma al risveglio
troverai i miei occhi
a placare il soffio
della notte.
Potrai piangere
e lacrime
come gocce di stelle,
disegneranno
costellazioni sconosciute.
Potrai ridere
di un amore
che testardo ti segue
come un cagnolino,
potrai...
24/04/07
Sei orfanelle
---
Ridi e pieghi la testa
mentre rispondi al telefono.
Non riesco ad indovinare
i tuoi pensieri,
non smetteresti mai
di sorridere
per non far cadere
il silenzio.
Mille notti
troppo lunghe
e tu non vuoi più,
non vuoi che la tua bocca
di fragola
si chiuda,
non vuoi morderti
quelle labbra così belle
e far sanguinare
il tuo cuore.
---
Hai aspettato
che se ne andassero tutti,
hai aspettato
per ascoltarmi.
Poi ti sei accesa
una sigaretta,
e in silenzio sei venuta da me.
---
I tuoi ricordi
ti accompagnano sempre
e mai li lasci soli.
Quella bambina
ancora piange
a volte,
ma con una carezza
la fai addormentare
e ti pettini i capelli
allo specchio.
---
Piccolo fiore
non correre nella notte
ventosa.
Riposa i tuoi sogni.
L’amore ti sorprenderà
come un raggio di luce tra le nuvole,
al mattino.
---
Fragile ti affacci
al mondo,
come vorrei proteggerti,
ed evitare
che tu sappia,
che tu capisca quanto dolore
e cattiveria
e crudeltà
possono esprimere due occhi.
Ma i tuoi sono fermi
nei miei,
so che ce la farai.
---
Smetti di ferire
perchè sei stata ferita,
smetti di sognare,
il tuo cuore batte veloce
come un passero
fra le mie mani.
Shhh.... non dire niente,
non serve.
---
Ridi e pieghi la testa
mentre rispondi al telefono.
Non riesco ad indovinare
i tuoi pensieri,
non smetteresti mai
di sorridere
per non far cadere
il silenzio.
Mille notti
troppo lunghe
e tu non vuoi più,
non vuoi che la tua bocca
di fragola
si chiuda,
non vuoi morderti
quelle labbra così belle
e far sanguinare
il tuo cuore.
---
Hai aspettato
che se ne andassero tutti,
hai aspettato
per ascoltarmi.
Poi ti sei accesa
una sigaretta,
e in silenzio sei venuta da me.
---
I tuoi ricordi
ti accompagnano sempre
e mai li lasci soli.
Quella bambina
ancora piange
a volte,
ma con una carezza
la fai addormentare
e ti pettini i capelli
allo specchio.
---
Piccolo fiore
non correre nella notte
ventosa.
Riposa i tuoi sogni.
L’amore ti sorprenderà
come un raggio di luce tra le nuvole,
al mattino.
---
Fragile ti affacci
al mondo,
come vorrei proteggerti,
ed evitare
che tu sappia,
che tu capisca quanto dolore
e cattiveria
e crudeltà
possono esprimere due occhi.
Ma i tuoi sono fermi
nei miei,
so che ce la farai.
---
Smetti di ferire
perchè sei stata ferita,
smetti di sognare,
il tuo cuore batte veloce
come un passero
fra le mie mani.
Shhh.... non dire niente,
non serve.
---
2006/7
---
Paura d'amare
Quante parole
devono sfiorare
i tuoi occhi;
quanti ricordi
devono unirci;
quanti baci,
quante carezze...
lascia scivolare il tuo cuore
fra le mie dita...
---
Furto
"Che ho fatto di male?"
nulla, bambina dispettosa...
mi hai solo rubato il cuore.
Dove lo porterai zingarella?
"Nella notte piena di stelle,
oltre le montagne fredde,
là, dove i sogni
si baciano".
---
Una candela
Quando giungerà il momento
lasciati andare,
come le alghe
mosse dalla corrente.
La tua anima
è già lontana:
ala di gabbiano
che il vento dei ricordi
sostiene lieve.
Non temere la notte,
e le fredde stelle,
ed il tuo silenzio;
lasciati andare,
qualcuno accenderà
una candela per te.
---
Il tramonto
Il canto degli uccelli
mi accompagna distratto,
poi il silenzio,
e mi fermo ad ascoltare:
nel cielo le prime stelle
già ammiccano
curiose.
---
Paura d'amare
Quante parole
devono sfiorare
i tuoi occhi;
quanti ricordi
devono unirci;
quanti baci,
quante carezze...
lascia scivolare il tuo cuore
fra le mie dita...
---
Furto
"Che ho fatto di male?"
nulla, bambina dispettosa...
mi hai solo rubato il cuore.
Dove lo porterai zingarella?
"Nella notte piena di stelle,
oltre le montagne fredde,
là, dove i sogni
si baciano".
---
Una candela
Quando giungerà il momento
lasciati andare,
come le alghe
mosse dalla corrente.
La tua anima
è già lontana:
ala di gabbiano
che il vento dei ricordi
sostiene lieve.
Non temere la notte,
e le fredde stelle,
ed il tuo silenzio;
lasciati andare,
qualcuno accenderà
una candela per te.
---
Il tramonto
Il canto degli uccelli
mi accompagna distratto,
poi il silenzio,
e mi fermo ad ascoltare:
nel cielo le prime stelle
già ammiccano
curiose.
---
2004/5
---
L'alba
All'orizzonte,
piano piano, un chiarore...
L'aria intensa,
fragrante di profumi.
Nel silenzio immobile,
assonnato,
il gioioso canto degli uccelli.
Leggere e discrete
pennellate di luce
a poco a poco
accarezzano il cielo.
Il ricordo della notte si spegne ed
il tempo si ferma
ad ascoltare, incerto;
l'alba è ormai passata,
come un sospiro...
nasce un nuovo giorno.
---
L'altra metà del cielo
La tempesta è passata,
cadono ancora gocce
dalle foglie;
mi rialzo e faticosamente
riprendo il cammino,
la sua ombra ormai dietro di me.
Sono sereno, ho ritrovato
l'altra metà del cielo.
---
Un giorno forse
Ci sono delle cose
che non t'ho mai detto,
e non ti dirò mai,
ci sono dei sogni che ho fatto,
ci sono dei pianti,
delle lacrime,
delle speranze,
delle gioie,
che tu non conoscerai mai...
Ascolta questa musica,
viene da lontano,
dal mio cuore.
Un giorno qualcuno passerà,
un giorno qualcuno ricorderà.
Troppi ricordi,
troppo tempo,
come un macigno...
invidio chi si ama
e non sa d'amarsi,
invidio le stagioni,
le primavere, gli inverni.
Dove sei... dove ?
---
Ti ho perduta
Scende la sera,
e ti sei allontanata.
Come un mendicante
vago nella nebbia,
gli occhi senza sogni.
Sospeso,
un battito d'ali:
il ricordo di te.
---
La morte di mio padre
Dopo un lungo viaggio,
giunse l'ora.
Io e lui.
Non più finzioni,
soli, al capolinea.
Il presentimento,
come una lama calda,
mi trafisse di brividi.
Rantoli radi, sempre più...
il cuore immobile in ascolto,
a pregare non fosse l'ultimo,
che le onde del mare
non finissero mai.
Poi un sussulto,
ed un terribile,
immenso silenzio fra di noi.
Papà?...Papà?...Papà?...
Incredulo, tacqui.
Se n'era andato, ero solo.
Non avevo la forza di gridare,
vuoto, senza pensieri.
Un deserto silenzioso,
immobile.
Giunse mia sorella,
e la pioggia di lacrime ci sciolse.
---
Ogni giorno
Se ne vanno…
ogni giorno se ne vanno via,
a migliaia.
Una fila di candele si spegne,
una fila di stelle si accende.
Fiocchi di neve portati
via dal vento,
granelli di sabbia
senza più orma.
Ogni giorno
si levano grida di dolore,
e sangue,
e paura,
e rabbia.
Mio Dio,
chiudi i loro occhi,
sono figli tuoi.
---
Brividi in chat
Ho paura a giocare
col tuo cuore,
il mio si è spezzato
tanto tempo fa.
Ho paura di sognare,
e sentire la tua voce
che mi chiama.
Come un bambino che trema
dal freddo,
aspetto nella notte il tuo messaggio,
l'eco di un raggio di luce.
---
Confluenza
Come freschi ruscelli
ci siamo baciati.
Il fiume in piena
tormenta
gli argini.
Ti dimenticherò,
giunto al mare?
---
L'alba
All'orizzonte,
piano piano, un chiarore...
L'aria intensa,
fragrante di profumi.
Nel silenzio immobile,
assonnato,
il gioioso canto degli uccelli.
Leggere e discrete
pennellate di luce
a poco a poco
accarezzano il cielo.
Il ricordo della notte si spegne ed
il tempo si ferma
ad ascoltare, incerto;
l'alba è ormai passata,
come un sospiro...
nasce un nuovo giorno.
---
L'altra metà del cielo
La tempesta è passata,
cadono ancora gocce
dalle foglie;
mi rialzo e faticosamente
riprendo il cammino,
la sua ombra ormai dietro di me.
Sono sereno, ho ritrovato
l'altra metà del cielo.
---
Un giorno forse
Ci sono delle cose
che non t'ho mai detto,
e non ti dirò mai,
ci sono dei sogni che ho fatto,
ci sono dei pianti,
delle lacrime,
delle speranze,
delle gioie,
che tu non conoscerai mai...
Ascolta questa musica,
viene da lontano,
dal mio cuore.
Un giorno qualcuno passerà,
un giorno qualcuno ricorderà.
Troppi ricordi,
troppo tempo,
come un macigno...
invidio chi si ama
e non sa d'amarsi,
invidio le stagioni,
le primavere, gli inverni.
Dove sei... dove ?
---
Ti ho perduta
Scende la sera,
e ti sei allontanata.
Come un mendicante
vago nella nebbia,
gli occhi senza sogni.
Sospeso,
un battito d'ali:
il ricordo di te.
---
La morte di mio padre
Dopo un lungo viaggio,
giunse l'ora.
Io e lui.
Non più finzioni,
soli, al capolinea.
Il presentimento,
come una lama calda,
mi trafisse di brividi.
Rantoli radi, sempre più...
il cuore immobile in ascolto,
a pregare non fosse l'ultimo,
che le onde del mare
non finissero mai.
Poi un sussulto,
ed un terribile,
immenso silenzio fra di noi.
Papà?...Papà?...Papà?...
Incredulo, tacqui.
Se n'era andato, ero solo.
Non avevo la forza di gridare,
vuoto, senza pensieri.
Un deserto silenzioso,
immobile.
Giunse mia sorella,
e la pioggia di lacrime ci sciolse.
---
Ogni giorno
Se ne vanno…
ogni giorno se ne vanno via,
a migliaia.
Una fila di candele si spegne,
una fila di stelle si accende.
Fiocchi di neve portati
via dal vento,
granelli di sabbia
senza più orma.
Ogni giorno
si levano grida di dolore,
e sangue,
e paura,
e rabbia.
Mio Dio,
chiudi i loro occhi,
sono figli tuoi.
---
Brividi in chat
Ho paura a giocare
col tuo cuore,
il mio si è spezzato
tanto tempo fa.
Ho paura di sognare,
e sentire la tua voce
che mi chiama.
Come un bambino che trema
dal freddo,
aspetto nella notte il tuo messaggio,
l'eco di un raggio di luce.
---
Confluenza
Come freschi ruscelli
ci siamo baciati.
Il fiume in piena
tormenta
gli argini.
Ti dimenticherò,
giunto al mare?
---
1977
---
Guardo le stelle pallide,
sopra i monti.
La luna piena
rischiara un cielo azzurrino,
e i pini dondolano silenziosi
nel vento.
Sto sognando ? Ma si apre
lenta, profonda, la voce del mio cuore
e le stelle, i monti, la luna,
credono di sognarmi.
---
Viene sempre un momento,
la sera, in cui il nostro cuore
si ferma ad ascoltare:
è il sole che tramonta.
Ma a poco a poco
torniamo a sorridere:
la notte ha acceso
le sue stelle.
---
Per te ho rinunciato
ai sogni della mia giovinezza,
per te sono diventato uomo.
Nel deserto della notte
la tua voce
è acqua che scorre,
il tuo corpo
oblio.
---
Sospendi il tempo,
dimentica, ascolta.
Il domani è l'alba
senza fine,
il passato la notte
senza stelle.
Sospendi il tempo.
---
Le dita della mano
si muovono, un gesto:
lo sfiorare di un seno.
Le dita sono ferme,
ma quel gesto rimane:
ricordo tattile.
---
Testamento
Lascio il sole,
con le sue albe di infinita speranza,
i suoi mezzogiorni di sudore,
i suoi tramonti di antichi ricordi;
lo lascio ai ciechi
che di notte sognano la luce.
Lascio la terra,
con le sue mille cicatrici di dolore,
e i seni gonfi di vita,
la lascio a chi non ha mani per scavarla
e lacrime da regalare.
Lascio l'acqua
con il suo eterno scorrere,
a chi ha sete di morte.
Lascio l'amore a chi vive in un bozzolo
e non sa di essere farfalla.
Lascio il fuoco a chi non conosce
il dolore, e vive senza essere mai nato.
Lascio la vita ai morti,
perché l'hanno perduta per sempre
---
Non puoi capire
cosa vuol dire amore,
se nessuno ti porta
parole fatte di erba,
e raggi di sole imprigionati
nelle mani.
Non puoi capire
cosa vuol dire amore,
se un sorriso che credi tuo
è solo un gabbiano
che vola senza meta.
Non puoi capire
cosa vuol dire amore,
se un giorno, alzandoti
da un letto disfatto,
non trovi due occhi pieni
di musica,
e di sogni.
---
E' tardi per tornare indietro,
mi sento come un fiume
che si avvicina al mare,
e sogna ancora la fresca sorgente
di una volta.
E' tardi, le rive passate sono ormai
lontane e già mi arriva
l'odore del sale.
L'acqua scorre sempre più calma
e a poco a poco svanisce
la paura di diventare libero.
Un gabbiano mi sorvola
veloce, e mi saluta.
---
Come una bianca statua
dai lineamenti antichi, siedi.
Qualcosa di fiero è nei
tuoi occhi senza speranza.
Guardo i piccoli segni blu
sul tuo braccio, e sento
l'eroina scorrerti nelle vene.
Vorrei risvegliare la scintilla
di un amore puro, perduto
nel tempo;
di quando eri bambina
e giocavi felice,
ma una grande ombra
è scesa sui tuoi occhi:
l'ombra della vita.
Sembri un pallido
fiore malato,
bellissimo,
nel suo ultimo giorno.
---
Giocavi con un bambino,
un colloquio segreto
si stringeva fra i suoi occhi grandi
ed ingenui e i tuoi,
così dolci e già vecchi.
Tu che ti droghi e vivi
in un tuo mondo,
perché non hai saputo
amare il mondo, per un attimo,
forse, hai toccato la vita,
rispondendo al suo sorriso.
Com'eri bella,
sola col tuo bambino,
com'eri vera;
ma poi ti sei alzata
e con i tuoi amici
sei andata via, di nuovo persa.
---
Ora so come ti chiami : Barbara.
Ho perso la gioia di sentirti infinita,
un volto senza nome,
ora so come ti chiami
e Barbara ha rubato i tuoi occhi.
E' come se avessi avuto davanti
un panorama immenso:
distese all'orizzonte, boschi,
corsi d'acqua.
Il mio occhio vagava assorto,
senza soffermarsi, senza vedere.
Ora il fiume scorre
su bianchi ciottoli,
l'erba ha mille fiori colorati,
una stradina è spuntata dal nulla.
Quel sentimento indefinito
di felicità è svanito,
e mi sei più vicina,
sebbene ti abbia perduta.
---
Ho comprato un quaderno
e come il vento
raccolgo le cose che volano:
se ho fortuna
una foglia, risa allegre,
lo sguardo di una sconosciuta.
---
Com'eri piccola
seduta su quel gradino,
sotto un grande arco.
Leggevi assorta,
senza accorgerti
che era caduta la pioggia.
---
I tuoi occhi piangono
senza lacrime,
la mano nervosa
dalle unghie consumate,
il sorriso
come un fiore senz'acqua.
Hai voglia di dirmi ti amo, ma
non l'hai mai detto.
Il mistero della tua voce stupenda,
il mistero del tuo amore, muto,
come il richiamo del mare
nella notte senza vento.
La tristezza di un tramonto
fra montagne pensierose,
o forse l'attesa della vendetta.
---
Guardo le stelle pallide,
sopra i monti.
La luna piena
rischiara un cielo azzurrino,
e i pini dondolano silenziosi
nel vento.
Sto sognando ? Ma si apre
lenta, profonda, la voce del mio cuore
e le stelle, i monti, la luna,
credono di sognarmi.
---
Viene sempre un momento,
la sera, in cui il nostro cuore
si ferma ad ascoltare:
è il sole che tramonta.
Ma a poco a poco
torniamo a sorridere:
la notte ha acceso
le sue stelle.
---
Per te ho rinunciato
ai sogni della mia giovinezza,
per te sono diventato uomo.
Nel deserto della notte
la tua voce
è acqua che scorre,
il tuo corpo
oblio.
---
Sospendi il tempo,
dimentica, ascolta.
Il domani è l'alba
senza fine,
il passato la notte
senza stelle.
Sospendi il tempo.
---
Le dita della mano
si muovono, un gesto:
lo sfiorare di un seno.
Le dita sono ferme,
ma quel gesto rimane:
ricordo tattile.
---
Testamento
Lascio il sole,
con le sue albe di infinita speranza,
i suoi mezzogiorni di sudore,
i suoi tramonti di antichi ricordi;
lo lascio ai ciechi
che di notte sognano la luce.
Lascio la terra,
con le sue mille cicatrici di dolore,
e i seni gonfi di vita,
la lascio a chi non ha mani per scavarla
e lacrime da regalare.
Lascio l'acqua
con il suo eterno scorrere,
a chi ha sete di morte.
Lascio l'amore a chi vive in un bozzolo
e non sa di essere farfalla.
Lascio il fuoco a chi non conosce
il dolore, e vive senza essere mai nato.
Lascio la vita ai morti,
perché l'hanno perduta per sempre
---
Non puoi capire
cosa vuol dire amore,
se nessuno ti porta
parole fatte di erba,
e raggi di sole imprigionati
nelle mani.
Non puoi capire
cosa vuol dire amore,
se un sorriso che credi tuo
è solo un gabbiano
che vola senza meta.
Non puoi capire
cosa vuol dire amore,
se un giorno, alzandoti
da un letto disfatto,
non trovi due occhi pieni
di musica,
e di sogni.
---
E' tardi per tornare indietro,
mi sento come un fiume
che si avvicina al mare,
e sogna ancora la fresca sorgente
di una volta.
E' tardi, le rive passate sono ormai
lontane e già mi arriva
l'odore del sale.
L'acqua scorre sempre più calma
e a poco a poco svanisce
la paura di diventare libero.
Un gabbiano mi sorvola
veloce, e mi saluta.
---
Come una bianca statua
dai lineamenti antichi, siedi.
Qualcosa di fiero è nei
tuoi occhi senza speranza.
Guardo i piccoli segni blu
sul tuo braccio, e sento
l'eroina scorrerti nelle vene.
Vorrei risvegliare la scintilla
di un amore puro, perduto
nel tempo;
di quando eri bambina
e giocavi felice,
ma una grande ombra
è scesa sui tuoi occhi:
l'ombra della vita.
Sembri un pallido
fiore malato,
bellissimo,
nel suo ultimo giorno.
---
Giocavi con un bambino,
un colloquio segreto
si stringeva fra i suoi occhi grandi
ed ingenui e i tuoi,
così dolci e già vecchi.
Tu che ti droghi e vivi
in un tuo mondo,
perché non hai saputo
amare il mondo, per un attimo,
forse, hai toccato la vita,
rispondendo al suo sorriso.
Com'eri bella,
sola col tuo bambino,
com'eri vera;
ma poi ti sei alzata
e con i tuoi amici
sei andata via, di nuovo persa.
---
Ora so come ti chiami : Barbara.
Ho perso la gioia di sentirti infinita,
un volto senza nome,
ora so come ti chiami
e Barbara ha rubato i tuoi occhi.
E' come se avessi avuto davanti
un panorama immenso:
distese all'orizzonte, boschi,
corsi d'acqua.
Il mio occhio vagava assorto,
senza soffermarsi, senza vedere.
Ora il fiume scorre
su bianchi ciottoli,
l'erba ha mille fiori colorati,
una stradina è spuntata dal nulla.
Quel sentimento indefinito
di felicità è svanito,
e mi sei più vicina,
sebbene ti abbia perduta.
---
Ho comprato un quaderno
e come il vento
raccolgo le cose che volano:
se ho fortuna
una foglia, risa allegre,
lo sguardo di una sconosciuta.
---
Com'eri piccola
seduta su quel gradino,
sotto un grande arco.
Leggevi assorta,
senza accorgerti
che era caduta la pioggia.
---
I tuoi occhi piangono
senza lacrime,
la mano nervosa
dalle unghie consumate,
il sorriso
come un fiore senz'acqua.
Hai voglia di dirmi ti amo, ma
non l'hai mai detto.
Il mistero della tua voce stupenda,
il mistero del tuo amore, muto,
come il richiamo del mare
nella notte senza vento.
La tristezza di un tramonto
fra montagne pensierose,
o forse l'attesa della vendetta.
---
1976
---
Elisa,
il tuo nome è come il soffio del vento
fra le rocce,
è il lamento di una conchiglia
innamorata del mare,
è la carezza della risacca,
l'ala di un gabbiano
che sfiora l'aria.
Quando vengo su questa spiaggia
io sento il tuo nome: Elisa.
---
Scende nella notte
il silenzio.
Sulla scrivania
la mia mano è un ragno
addormentato.
Nostalgie senza volto
palpitano.
Echi lontani si spengono.
Scende nella notte il silenzio.
---
Smembrato in mille parti
respiro il tempo
che passa.
La solitudine mi accarezza
le spalle.
Solo la morte,
mi ha sfiorato fredda
gli occhi.
---
Denso è il sentimento
del tempo. Scorre
nelle viscere
una pasta molle.
Una stalattite gocciola
come una vena aperta.
Ti si appiccica
addosso
la tela di un ragno.
---
Il tuo respiro si apre
come l'aria profonda e umida,
dopo la pioggia.
La tua anima si allarga
in questa immensità
di montagne.
Bevi la vita da mille
radici nascoste; e
dimentichi di esistere,
esistendo.
---
Notte d'amore
Quel corpo sfumato
nella penombra.
Quel sorriso, quegli occhi
attenti.
Quel confondersi di
grigio e bianco.
Quell'aria di soddisfazione,
sulle lenzuola
sfasciate.
Quel dolce torpore
che lento ti prende.
Quel ritrovarsi
nel respiro del sonno.
Quel risveglio
soffice, amico.
---
Katia e Paola
Dita sottili
sfiorano le palpebre:
farfalle delicate
che arrossiscono.
Parole dolci, sommesse.
Ritrovare l'infanzia
nell'estasi
di un attimo.
---
Una fila di formiche
si arrampica sudando.
Un rumore di martelli
nella fucina indemoniata.
Tossiscono male
gli operai.
Pioviggina sul fumo, fuori.
---
Ricordi d'infanzia
passano come cavallini
bianchi.
Il vocio dei bambini,
un pallone rosso
rotola vicino.
La prima gelosia, come
una puntura di spillo.
---
Quel vecchio volto che dietro
gli occhiali,
spiava gli uccellini.
La borsa della spesa,
i piedi gonfi dentro le scarpe
sformate.
Aveva la mano bianca
come il pane che stringeva.
Un sospiro... un passero vola via.
---
Non ho occhi per pensare,
capelli per ascoltare,
mani per vedere.
Non ho sorrisi di bambini
persi nel vento,
né foglie d'insalata
bagnate dalla rugiada.
Ho solo questa notte buia,
questa notte profonda,
dove cuocio lentamente
la mia solitudine, e dimentico
l'ansia di essere nato.
---
Accorsero le nuvole
per vedere quel prato verde,
sorridendo curiose come
scolarette.
Ma, ahimè, si misero
davanti al sole,
ed il prato all'improvviso
si oscurò.
Piansero a lungo le nuvole,
e dalle loro lacrime ora
nascono fiori.
---
Angeli
"Dormi piccola mia".
La bambina chiuse gli occhi
e sognò di essere un angioletto rosa.
La mamma, stanca, si alzò;
la sua figura nera contro
il vano della porta,
fu l'angelo della notte.
---
Si chinano le punte degli alberi,
l'erba brulica come
una folla impaurita,
attimi di silenzio,
poi un ticchettio d'orologio:
è la pioggia.
---
Un uomo primitivo
di fronte al sole,
una goccia d'acqua nel mare,
un bambino nel deserto:
questa la mia mente.
Uno spezzarsi di unghie
che graffiano,
un grido su di un'isola,
una mano senza braccio:
questa la mia volontà.
Solo una lacrima
può sciogliere
la tua pietra, mio Dio.
---
Elisa,
il tuo nome è come il soffio del vento
fra le rocce,
è il lamento di una conchiglia
innamorata del mare,
è la carezza della risacca,
l'ala di un gabbiano
che sfiora l'aria.
Quando vengo su questa spiaggia
io sento il tuo nome: Elisa.
---
Scende nella notte
il silenzio.
Sulla scrivania
la mia mano è un ragno
addormentato.
Nostalgie senza volto
palpitano.
Echi lontani si spengono.
Scende nella notte il silenzio.
---
Smembrato in mille parti
respiro il tempo
che passa.
La solitudine mi accarezza
le spalle.
Solo la morte,
mi ha sfiorato fredda
gli occhi.
---
Denso è il sentimento
del tempo. Scorre
nelle viscere
una pasta molle.
Una stalattite gocciola
come una vena aperta.
Ti si appiccica
addosso
la tela di un ragno.
---
Il tuo respiro si apre
come l'aria profonda e umida,
dopo la pioggia.
La tua anima si allarga
in questa immensità
di montagne.
Bevi la vita da mille
radici nascoste; e
dimentichi di esistere,
esistendo.
---
Notte d'amore
Quel corpo sfumato
nella penombra.
Quel sorriso, quegli occhi
attenti.
Quel confondersi di
grigio e bianco.
Quell'aria di soddisfazione,
sulle lenzuola
sfasciate.
Quel dolce torpore
che lento ti prende.
Quel ritrovarsi
nel respiro del sonno.
Quel risveglio
soffice, amico.
---
Katia e Paola
Dita sottili
sfiorano le palpebre:
farfalle delicate
che arrossiscono.
Parole dolci, sommesse.
Ritrovare l'infanzia
nell'estasi
di un attimo.
---
Una fila di formiche
si arrampica sudando.
Un rumore di martelli
nella fucina indemoniata.
Tossiscono male
gli operai.
Pioviggina sul fumo, fuori.
---
Ricordi d'infanzia
passano come cavallini
bianchi.
Il vocio dei bambini,
un pallone rosso
rotola vicino.
La prima gelosia, come
una puntura di spillo.
---
Quel vecchio volto che dietro
gli occhiali,
spiava gli uccellini.
La borsa della spesa,
i piedi gonfi dentro le scarpe
sformate.
Aveva la mano bianca
come il pane che stringeva.
Un sospiro... un passero vola via.
---
Non ho occhi per pensare,
capelli per ascoltare,
mani per vedere.
Non ho sorrisi di bambini
persi nel vento,
né foglie d'insalata
bagnate dalla rugiada.
Ho solo questa notte buia,
questa notte profonda,
dove cuocio lentamente
la mia solitudine, e dimentico
l'ansia di essere nato.
---
Accorsero le nuvole
per vedere quel prato verde,
sorridendo curiose come
scolarette.
Ma, ahimè, si misero
davanti al sole,
ed il prato all'improvviso
si oscurò.
Piansero a lungo le nuvole,
e dalle loro lacrime ora
nascono fiori.
---
Angeli
"Dormi piccola mia".
La bambina chiuse gli occhi
e sognò di essere un angioletto rosa.
La mamma, stanca, si alzò;
la sua figura nera contro
il vano della porta,
fu l'angelo della notte.
---
Si chinano le punte degli alberi,
l'erba brulica come
una folla impaurita,
attimi di silenzio,
poi un ticchettio d'orologio:
è la pioggia.
---
Un uomo primitivo
di fronte al sole,
una goccia d'acqua nel mare,
un bambino nel deserto:
questa la mia mente.
Uno spezzarsi di unghie
che graffiano,
un grido su di un'isola,
una mano senza braccio:
questa la mia volontà.
Solo una lacrima
può sciogliere
la tua pietra, mio Dio.
---
1975
---
Ascolto un ruscello
nella notte,
sembra che il tempo
scivoli piano, con
lamento d'acqua.
Forse stai dormendo,
trattengo i miei pensieri
in punta di piedi.
Sei così lontana, ancora
un momento rimani, è così
dolce vederti dormire,
ancora un momento.
Un ruscello mi ascolta,
nella notte.
---
Schiavi
Una strada bianca, polverosa,
uomini che camminano,
un canto lento, dolce, si alza nell'aria
portando il pianto di terre
perdute.
Una frustata nervosa e quel
canto si spegne,
ma i piedi cercano in silenzio
orme amiche.
---
L'acqua scorre fredda, scivola
lungo i bordi del canale;
un gabbiano vola alto,
si allontana lentamente,
in silenzio.
I miei pensieri sciamano
come api impazzite.
Misteriosi fili mi legano
all'universo.
---
Ascolto un ruscello
nella notte,
sembra che il tempo
scivoli piano, con
lamento d'acqua.
Forse stai dormendo,
trattengo i miei pensieri
in punta di piedi.
Sei così lontana, ancora
un momento rimani, è così
dolce vederti dormire,
ancora un momento.
Un ruscello mi ascolta,
nella notte.
---
Schiavi
Una strada bianca, polverosa,
uomini che camminano,
un canto lento, dolce, si alza nell'aria
portando il pianto di terre
perdute.
Una frustata nervosa e quel
canto si spegne,
ma i piedi cercano in silenzio
orme amiche.
---
L'acqua scorre fredda, scivola
lungo i bordi del canale;
un gabbiano vola alto,
si allontana lentamente,
in silenzio.
I miei pensieri sciamano
come api impazzite.
Misteriosi fili mi legano
all'universo.
---
1974
---
Ricordo di Elisa
Pensieri tristi scorrono
come foglie morte
in un verde canale.
Parole lontane
nel tramonto della sera,
sguardi d'amore
leggeri come gabbiani,
sorrisi teneri
come un fiore sotto la rugiada.
Baci tremanti come cerbiatti,
l'attesa che avvicina
i nostri corpi,
il mio cuore troppo giovane
per la dolcezza
della tua mano.
La sensazione di averti sfiorato,
ed eri già lontana.
---
Mi ricordo ancora
l'alba di quel giorno grigio,
e il vuoto di un cielo
senza speranza,
dove le ombre di un amore
si dissolvevano lentamente.
Cerco ancora il vento freddo
di quel mattino, che cancellava
le stelle come sogni
di un ragazzo innamorato.
Vedo ancora le mie orme sulla sabbia,
miracolo di un corpo
leggero come l'aria, e sento
su di me l'immenso universo,
dove il ricordo nasceva.
---
Non riesco a dimenticarti,
come il fiume
non dimentica il mare, e
il mare il tuffo del sole
al tramonto.
Non riesco a ricordarti,
come il vento
non ricorda le terre passate,
e l'ombra la luce.
So solo che esisti tu,
oltre i confini
dell'amore,
al di là del ricordo
e dell'oblio:
sogno mai vissuto, e
sempre presente.
---
Suicidio
Perdersi nel mare,
abbandonarsi
alla sua tristezza;
confondersi all'orizzonte
col cielo.
Dimenticare sulla spiaggia
i ricordi, come
vestiti inutili.
---
Ho la tristezza di questa nebbia
nelle ossa, nella nebbia
è scomparso il tuo cappotto:
un bacio di nebbia
sospeso sulle labbra.
Invano il mio amore ti cerca,
rombando con fari gialli
per le strade deserte,
c'è nebbia, solo nebbia.
---
Ricordo di Elisa
Pensieri tristi scorrono
come foglie morte
in un verde canale.
Parole lontane
nel tramonto della sera,
sguardi d'amore
leggeri come gabbiani,
sorrisi teneri
come un fiore sotto la rugiada.
Baci tremanti come cerbiatti,
l'attesa che avvicina
i nostri corpi,
il mio cuore troppo giovane
per la dolcezza
della tua mano.
La sensazione di averti sfiorato,
ed eri già lontana.
---
Mi ricordo ancora
l'alba di quel giorno grigio,
e il vuoto di un cielo
senza speranza,
dove le ombre di un amore
si dissolvevano lentamente.
Cerco ancora il vento freddo
di quel mattino, che cancellava
le stelle come sogni
di un ragazzo innamorato.
Vedo ancora le mie orme sulla sabbia,
miracolo di un corpo
leggero come l'aria, e sento
su di me l'immenso universo,
dove il ricordo nasceva.
---
Non riesco a dimenticarti,
come il fiume
non dimentica il mare, e
il mare il tuffo del sole
al tramonto.
Non riesco a ricordarti,
come il vento
non ricorda le terre passate,
e l'ombra la luce.
So solo che esisti tu,
oltre i confini
dell'amore,
al di là del ricordo
e dell'oblio:
sogno mai vissuto, e
sempre presente.
---
Suicidio
Perdersi nel mare,
abbandonarsi
alla sua tristezza;
confondersi all'orizzonte
col cielo.
Dimenticare sulla spiaggia
i ricordi, come
vestiti inutili.
---
Ho la tristezza di questa nebbia
nelle ossa, nella nebbia
è scomparso il tuo cappotto:
un bacio di nebbia
sospeso sulle labbra.
Invano il mio amore ti cerca,
rombando con fari gialli
per le strade deserte,
c'è nebbia, solo nebbia.
---
1973
---
Ricordo il tuo viso, le tue mani,
i tuoi capelli.
Ricordo il tuo sorriso, la tua bocca,
le tue labbra.
Ricordo i tuoi occhi, la tua voce,
le tue parole.
Ricordo le tue lacrime, quella sera
in cui ci lasciammo,
quando dimenticai il tuo amore.
---
L'ombra del tuo volto
nei miei occhi,
la luce del tuo sorriso
nelle mie mani.
La canzone del tuo corpo
come un'eco mi chiama in fondo
alla valle, ed io scendo fra gli sterpi
col viso insanguinato:
l'ombra del tuo volto,
la luce del tuo sorriso;
scendo per ascoltare quella canzone
attorno ad un focolare,
nella notte fredda, nella notte
del nostro amore.
---
Emanuela,
delicato fiore dalle ciglia azzurre,
mentre parli
il tuo fragile collo si piega
come mosso dal vento;
dalle tue labbra da bambina
una voce di fresche corolle
fa arrossire questo vecchio cuore.
Emanuela, rimani per sempre così,
delicato fiore dalle ciglia azzurre.
---
Il tuo sorriso è fresco come l'acqua,
dolce come un bambino
che ha pianto,
disperato come un addio,
felice come un volo
di rondini,
furbo come un ladro,
bello come il sole.
---
Il tuo profumo sul cuscino
m'inebria come un'onda.
Guardo i tuoi capelli che scivolano sull'acqua,
le stelle marine che riposano
in fondo ai tuoi occhi;
le tue dita, alghe sottili e verdi.
Di sabbia è il mio corpo,
dolorose orme
i miei anni;
la lunga carezza
della risacca
il tuo amore.
---
Mi lascio andare alle tue parole,
come un sasso che cade
in un lago, e si adagia
stanco sul fondo, mentre
le onde parlano di lui,
con un mormorio
lontano, di cose perdute.
---
Le unghie dei piedi rosse
su quel muretto grigio,
il viso sofferente, gli occhi
innamorati,
il corpo freddo e agile,
quella camicetta verde e sbottonata.
Questo ho portato via di te,
quando mi sono tuffato nella notte,
senza voltarmi indietro.
---
Le tue dita scrivono
una canzone disperata
sul mio corpo.
Rintocchi di luce
nei tuoi occhi tristi.
Parole di seta si spezzano
e sanguinano, baci
come uccelli feriti sprofondano
in abissi di vuoto.
Come la risacca i tuoi sogni
si perdono nel mare.
Ritorni a me, da lontano.
---
Ricordo il tuo viso, le tue mani,
i tuoi capelli.
Ricordo il tuo sorriso, la tua bocca,
le tue labbra.
Ricordo i tuoi occhi, la tua voce,
le tue parole.
Ricordo le tue lacrime, quella sera
in cui ci lasciammo,
quando dimenticai il tuo amore.
---
L'ombra del tuo volto
nei miei occhi,
la luce del tuo sorriso
nelle mie mani.
La canzone del tuo corpo
come un'eco mi chiama in fondo
alla valle, ed io scendo fra gli sterpi
col viso insanguinato:
l'ombra del tuo volto,
la luce del tuo sorriso;
scendo per ascoltare quella canzone
attorno ad un focolare,
nella notte fredda, nella notte
del nostro amore.
---
Emanuela,
delicato fiore dalle ciglia azzurre,
mentre parli
il tuo fragile collo si piega
come mosso dal vento;
dalle tue labbra da bambina
una voce di fresche corolle
fa arrossire questo vecchio cuore.
Emanuela, rimani per sempre così,
delicato fiore dalle ciglia azzurre.
---
Il tuo sorriso è fresco come l'acqua,
dolce come un bambino
che ha pianto,
disperato come un addio,
felice come un volo
di rondini,
furbo come un ladro,
bello come il sole.
---
Il tuo profumo sul cuscino
m'inebria come un'onda.
Guardo i tuoi capelli che scivolano sull'acqua,
le stelle marine che riposano
in fondo ai tuoi occhi;
le tue dita, alghe sottili e verdi.
Di sabbia è il mio corpo,
dolorose orme
i miei anni;
la lunga carezza
della risacca
il tuo amore.
---
Mi lascio andare alle tue parole,
come un sasso che cade
in un lago, e si adagia
stanco sul fondo, mentre
le onde parlano di lui,
con un mormorio
lontano, di cose perdute.
---
Le unghie dei piedi rosse
su quel muretto grigio,
il viso sofferente, gli occhi
innamorati,
il corpo freddo e agile,
quella camicetta verde e sbottonata.
Questo ho portato via di te,
quando mi sono tuffato nella notte,
senza voltarmi indietro.
---
Le tue dita scrivono
una canzone disperata
sul mio corpo.
Rintocchi di luce
nei tuoi occhi tristi.
Parole di seta si spezzano
e sanguinano, baci
come uccelli feriti sprofondano
in abissi di vuoto.
Come la risacca i tuoi sogni
si perdono nel mare.
Ritorni a me, da lontano.
---
23/04/07
1972
---
Nel gelido silenzio
della notte,
una calda voce
di donna,
non sono più solo
davanti all'infinito.
---
Solitudine di banchi vuoti.
L'aula si rattrista,
pensando alla vita
che l'ha abbandonata.
---
Il vento scompone
i tuoi capelli,
che fluenti lo seguono nella sua
gioia di vivere.
Il tuo sorriso felice,
i tuoi occhi che brillano,
la tua dolce
bocca dischiusa.
In te amo tutta la vita.
---
Fresco e dolce sorriso
di fanciulla,
sensualità libera,
senza tempo.
---
Corse spensierate nei prati,
fluente rivivere della vita
fra le spighe di grano,
nel caldo,
nel profumo di pane fresco,
nello sfocarsi lento
dell'orizzonte.
Confondersi con la natura,
svanire dolcemente in essa.
---
Lungo i filari bianchi
una bambina sola, un singhiozzo.
Luccicano i suoi occhi.
Un libro stracciato
in una pozzanghera, è sporco,
dimenticato.
La mano della bambina lo raccoglie,
lei lo guarda e fugge via ridendo.
Quel vecchio libro sapeva
come parlare al cuore
dei bambini.
---
Sei vicina a me,
mi guardi con occhi di pianto
che hanno conosciuto passioni violente.
Sei immobile, triste, vuoi
ritrovarmi, vuoi sentire ancora
l'antica gioia della donna,
della femmina che ama.
Vuoi l'odore acre del mio sudore,
le mie mani forti,
essere ancora una volta schiava,
e intanto aspetti.
---
Un grammofono in lontananza,
le note offuscate dalla tristezza
che vela di lacrime
amare il mio cuore.
Fuori le macchine
feriscono il silenzio umido della sera.
Penso a te che sei lontana,
sogni stelle che si spezzano
nel lago,
diventano fiori bianchi bagnati
da lacrime d'azzurro.
Corri in un viale di foglie morte,
la tua felicità le solleva,
le fa rivivere per un attimo, ma tu
non t'accorgi che mentre t'allontani,
esse ricadono nel nulla.
---
Tristezza di sentieri lontani
percorsi sotto la pioggia,
in me rivivono paesaggi
sconosciuti,
parole d'amore attorno ad un focolare,
canzoni nella notte buia.
---
Un cesto di funghi
appena colti.
Hanno sulle labbra il
sorriso della vita.
Non sono ancora morti,
stanno solo sognando di riposare
nel loro bel prato verde.
---
Adesso canto, rido, piango.
Un giorno morirò; sopravviverò
nel ricordo dei miei figli, poi
col tempo, nulla rimarrà
del mio passaggio.
Almeno la lumaca lascia
una traccia di saliva
sul muro di pietra.
---
I tuoi occhi
inseguono le rondini,
si perdono nell'immensità
dell'azzurro.
Solo se li fisso,
scendono limpidi
nel mio cuore.
---
La carezza della tua voce
è un raggio di sole
mosso dal vento.
---
Sostare nella penombra
e cogliere
il profilo leggero
del tuo volto.
Sentire il tuo corpo che freme
e d'improvviso sfiorarti.
---
Un fiore cade sotto la pioggia,
senza un grido.
L'aurora ascolta il risveglio
degli uccelli;
il sole a poco a poco asciuga
la rugiada, pianto sommesso degli alberi.
Un altro giorno è nato, mentre
il ricordo di quel fiore
si dilegua
con la notte.
---
Attraverso il mio cuore
filtro la bellezza del tuo sguardo;
mi rimangono delle perle,
delle schegge di luce,
dei sogni.
---
Non sei più la fresca sorgente
tremante di vita fra i ciottoli.
Sei un grande, lento fiume che va
stancamente al mare.
Hai perso la gioia
di scoprire il mondo
con i tuoi vocianti zampilli;
l'abitudine ti guida sicura nel tuo
lungo viaggio.
Non ti riconosco più, ma ti amo ancora;
prima ero il sasso su cui
giocavi da bambina, adesso sono
il mare che ti accoglie già donna.
---
Nel gelido silenzio
della notte,
una calda voce
di donna,
non sono più solo
davanti all'infinito.
---
Solitudine di banchi vuoti.
L'aula si rattrista,
pensando alla vita
che l'ha abbandonata.
---
Il vento scompone
i tuoi capelli,
che fluenti lo seguono nella sua
gioia di vivere.
Il tuo sorriso felice,
i tuoi occhi che brillano,
la tua dolce
bocca dischiusa.
In te amo tutta la vita.
---
Fresco e dolce sorriso
di fanciulla,
sensualità libera,
senza tempo.
---
Corse spensierate nei prati,
fluente rivivere della vita
fra le spighe di grano,
nel caldo,
nel profumo di pane fresco,
nello sfocarsi lento
dell'orizzonte.
Confondersi con la natura,
svanire dolcemente in essa.
---
Lungo i filari bianchi
una bambina sola, un singhiozzo.
Luccicano i suoi occhi.
Un libro stracciato
in una pozzanghera, è sporco,
dimenticato.
La mano della bambina lo raccoglie,
lei lo guarda e fugge via ridendo.
Quel vecchio libro sapeva
come parlare al cuore
dei bambini.
---
Sei vicina a me,
mi guardi con occhi di pianto
che hanno conosciuto passioni violente.
Sei immobile, triste, vuoi
ritrovarmi, vuoi sentire ancora
l'antica gioia della donna,
della femmina che ama.
Vuoi l'odore acre del mio sudore,
le mie mani forti,
essere ancora una volta schiava,
e intanto aspetti.
---
Un grammofono in lontananza,
le note offuscate dalla tristezza
che vela di lacrime
amare il mio cuore.
Fuori le macchine
feriscono il silenzio umido della sera.
Penso a te che sei lontana,
sogni stelle che si spezzano
nel lago,
diventano fiori bianchi bagnati
da lacrime d'azzurro.
Corri in un viale di foglie morte,
la tua felicità le solleva,
le fa rivivere per un attimo, ma tu
non t'accorgi che mentre t'allontani,
esse ricadono nel nulla.
---
Tristezza di sentieri lontani
percorsi sotto la pioggia,
in me rivivono paesaggi
sconosciuti,
parole d'amore attorno ad un focolare,
canzoni nella notte buia.
---
Un cesto di funghi
appena colti.
Hanno sulle labbra il
sorriso della vita.
Non sono ancora morti,
stanno solo sognando di riposare
nel loro bel prato verde.
---
Adesso canto, rido, piango.
Un giorno morirò; sopravviverò
nel ricordo dei miei figli, poi
col tempo, nulla rimarrà
del mio passaggio.
Almeno la lumaca lascia
una traccia di saliva
sul muro di pietra.
---
I tuoi occhi
inseguono le rondini,
si perdono nell'immensità
dell'azzurro.
Solo se li fisso,
scendono limpidi
nel mio cuore.
---
La carezza della tua voce
è un raggio di sole
mosso dal vento.
---
Sostare nella penombra
e cogliere
il profilo leggero
del tuo volto.
Sentire il tuo corpo che freme
e d'improvviso sfiorarti.
---
Un fiore cade sotto la pioggia,
senza un grido.
L'aurora ascolta il risveglio
degli uccelli;
il sole a poco a poco asciuga
la rugiada, pianto sommesso degli alberi.
Un altro giorno è nato, mentre
il ricordo di quel fiore
si dilegua
con la notte.
---
Attraverso il mio cuore
filtro la bellezza del tuo sguardo;
mi rimangono delle perle,
delle schegge di luce,
dei sogni.
---
Non sei più la fresca sorgente
tremante di vita fra i ciottoli.
Sei un grande, lento fiume che va
stancamente al mare.
Hai perso la gioia
di scoprire il mondo
con i tuoi vocianti zampilli;
l'abitudine ti guida sicura nel tuo
lungo viaggio.
Non ti riconosco più, ma ti amo ancora;
prima ero il sasso su cui
giocavi da bambina, adesso sono
il mare che ti accoglie già donna.
---
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