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Ricordo di Elisa
Pensieri tristi scorrono
come foglie morte
in un verde canale.
Parole lontane
nel tramonto della sera,
sguardi d'amore
leggeri come gabbiani,
sorrisi teneri
come un fiore sotto la rugiada.
Baci tremanti come cerbiatti,
l'attesa che avvicina
i nostri corpi,
il mio cuore troppo giovane
per la dolcezza
della tua mano.
La sensazione di averti sfiorato,
ed eri già lontana.
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Mi ricordo ancora
l'alba di quel giorno grigio,
e il vuoto di un cielo
senza speranza,
dove le ombre di un amore
si dissolvevano lentamente.
Cerco ancora il vento freddo
di quel mattino, che cancellava
le stelle come sogni
di un ragazzo innamorato.
Vedo ancora le mie orme sulla sabbia,
miracolo di un corpo
leggero come l'aria, e sento
su di me l'immenso universo,
dove il ricordo nasceva.
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Non riesco a dimenticarti,
come il fiume
non dimentica il mare, e
il mare il tuffo del sole
al tramonto.
Non riesco a ricordarti,
come il vento
non ricorda le terre passate,
e l'ombra la luce.
So solo che esisti tu,
oltre i confini
dell'amore,
al di là del ricordo
e dell'oblio:
sogno mai vissuto, e
sempre presente.
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Suicidio
Perdersi nel mare,
abbandonarsi
alla sua tristezza;
confondersi all'orizzonte
col cielo.
Dimenticare sulla spiaggia
i ricordi, come
vestiti inutili.
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Ho la tristezza di questa nebbia
nelle ossa, nella nebbia
è scomparso il tuo cappotto:
un bacio di nebbia
sospeso sulle labbra.
Invano il mio amore ti cerca,
rombando con fari gialli
per le strade deserte,
c'è nebbia, solo nebbia.
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